mercoledì 30 luglio 2008

MjA

MJA nasce alla fine del 2001 dall'incontro del ben conosciuto Bruno Hovart, alias Patchworks (che, fra gli altri, ha lavorato con Rainer Truby, Gilles Peterson, Richard Dorfmeister, Nick Weston, Morpheus), con il grande trombettista Stéphane Ronget e con il pianista Benjamin Dévigne del gruppo Colorblind. Il suono di MJA si impone piuttosto rapidamente in quanto espressione di un nuovo trend emergente, l'Electro-Jazz (o Nu- Jazz), genere assolutamente innovativo ma impregnato dello spirito jazz, attualmente in voga in tutto il mondo anche grazie al lavoro di etichette quali Compost (Rainer Truby) o Jazz Land (Bugge Wesseltoft).Questo "Bird of Spring" datato 2007 è, che mi risulti l'ultimo lavoro....enjoy HERE ......zero

Let's take a funky dose

Cari amici d ascoltatori.....
incappo, anche se sono in ferie, in questo bel dischetto di questa band di Crescent City, california U.S.A. che mi preme divulgare dato l'alto tasso di groove jazzy che si puo' apprezzare, che ti fa muovere il piedino senza strappazzarti.....dischetto per combattere l'afa quotidiana....enjoy HERE ....zero

lunedì 21 luglio 2008

Hollidays!


For a couple of weeks i'll be out for a lazy summer period.....let's work the blog also in this occasion and enjoy this Pakistani band named "Azal" and their last work "Road to infinity"....download HERE and enjoy.....see you soon....zero

martedì 15 luglio 2008

Otis Jackson Jr

Il nome di battesimo di Madlib è Otis Jackson Jr e nella triplice veste di rapper, dj e beatmaker ha saputo dare in poco più di dieci anni un volto nuovo e soffuso alla sua musica , partecipando ad un numero infinito di dischi in prima persona o in veste di produttore, o all'interno di un gruppo (Yesterdays New Quintet), unendo il proprio nome ad altri famosi del genere.o 'moltiplicando' la propria mutevole identità (Quasimoto, Jaylib, Madvillain).
Beh, cari amici ed ascoltatori, che succederebbe se ad un maniaco del vinile delle drum machine e dei piatti venissero aperti gli archivi della mitica Blue Note? nel caso di madlib una vera invasione dell'hip hop alle radici della musica nera di qualita'....dischetto da non perdere questo "Shades of Blue" ....enjoy HERE ....zero



martedì 8 luglio 2008

alternative

Cari amici ed ascoltatori....
vorrei oggi tentare di arrampicarmi in uno spericolato paragone fra cio' che fu il pensiero del movimento futurista italiano, che non fu solo Marinetti ed il jazz moderno, dove per moderno intendo quel magma di idee e progetti musicale a cui il buon Miles Davis diede il "la"....che poi si voglia chiamarla Fusion o con qualsiasi altra etichetta, poco importa.....è indubbio che se esiste un solo form musicale che è stato in grado di confrontarsi, conglobare altre forme ed espressioni in un continuo muoversi alla ricerca di nuove sonorità o idee questo è proprio il jazz....da sempre linea di frontiera.....opera di rottura come d'altro canto fu l'idea guida del movimento futurista che cerco' di coniugare l'arte del divenire del trasformarsi del movimento continuo, contaminando la lingua, l'arte, la musica del tempo "mixandola" con aspetti della realta' anche in antitesi fra loro.....gli avvenimenti futuristi in cui si tentva di miscelare la cucina con il rumore dei motori con la poesia, che da un certo punto di vista potrebbero rappresentare una schizzofrenia artistico-filosofica fine a se stessa, non erano che dei tentativi....degli esperimenti....come d'altro canto questo dischetto, che vado a proporvi è uno strano esperimento sonoro di miscelazione taggabile come future jazz o nuove sonorità.....un po' di hip-hop una spruzzatina di lounge music, l’immancabile dj set, schegge di rap, un ensemble di archi, profumi soul, e lo spirito del vocalese che aleggia su una manciata di classici dell’american music. Un cocktail malriuscito di un barman sprovveduto o ambizioso?Non proprio se il soggetto in questione risponde a quel ragazzaccio di Bill Laswell e se per l’occasione convoca attorno a sé una ciurma di navigati bucanieri dell’improvvisazione come Karl Berger, Nicky Skopelitis, Brandon Ross, e Amina Claudine Myers.E come in tutte le produzioni di Laswell quello che conta non è tanto l’esibizione tecnica dei musicisti, il loro interplay, l’elaborazione e l’improvvisazione sul tema, quanto un’idea di musica che va oltre i generi, un concetto di suono che trascende canoni estetici consolidati, una brezza insinuante che sconvolge qualsivoglia certezza stilistica.Diverse le chicche di questa incisione, come la splendida versione di "Angel Eyes" con la voce profonda di Amina Claude Myers che mette i brividi, la chase tra il vocalese style e il rap nella classica "Twisted", l’Ellington che non ti aspetti in "Cottontail", e l’iniziale "Little Boy Don't Get Scared" dal groove ipnotico e dagli stranianti esiti contrappuntistici dei Material Strings diretti da Karl Berger.Se il progetto di Bill Laswell non sconvolgerà più di tanto un pubblico ormai avvezzo ad ogni tipo di operazione musicale, il suo Little Boy Don’t Get Scared rimane un felicissimo esempio di contaminazione tra generi, un intelligente, fresco e originale omaggio al vocalese, genere troppo spesso dimenticato o considerato di serie B.Download HERE and enjoy....zero

domenica 6 luglio 2008

Cari amici ed ascoltatori......
album sottile, sopraffino, da un certo punto di vista,...prendete un mix di sonorità jazz, anzi di nu - jazz sottile in stile downtempo/chillout con tanto di flicorni in sottofondo con una scorza elegante di fusion e un tocco qua e là di hip hop orientato verso la vecchia concezione r'n b. Il risultato è la riscrittura della pista poco battuta del jazz finlandese messa a punto da DJ Slow e Tapani Rinnie, il primo è un DJ, l'altro un sassofonista e clarinettista della scuola jazzista finlandese: è così che nasce il duo Showhill, che nel 2002 debutta con questo album che riscrive una nuova concezione di jazz senza seguire il gusto da dance floor tanto assaporato dalla Blue Note ai tempi di St Germain o Nicola Conte o ancora dei Us3 ai tempi del rap di Cantaloop (Flip Fantasia)......link in comments.......enjoy....zero

giovedì 3 luglio 2008

.....hot weather

Cari amici ed ascoltatori....
Norman Cook ora meglio conosciuto come FatBoyslim agli inizi degli anni 90' era gia' immerso nella ricerca del suo brand.....i Freak Power furono un progetto che coltivava il campo dell'acid jazz, a quei tempi in grande spolvero, con un occhio al buon vecchio funky per quanto riguarda riff e tappeti...produssero solo due lavori questo "Drive thru booty" del 1995 contenente la hit "Turn On, Tune In, Cop Out" utilizzata dalla Levi's per un commercial di successo, a cui segui' l'anno sucessivo "More of everybody for everybody"....enjoy, links in comment....zero